giovedì 10 maggio 2012

Passera e la crescita

governo sonno
Corrado Passera ha lanciato oggi l'allarme sul disagio sociale derivante dalla mancanza di lavoro e dalla crisi. Verrebbe da dire, finalmente. Era ora che qualcuno del governo facesse una dichiarazione forte di questo tipo e ponesse seriamente il tema della crescita, tema di fronte al quale il governo troppo volte ha tentennato, impegnato ad affrontare interessi particolari che non coincidono necessariamente con il bene del Paese. Io, per quanto creda che il Governo stia facendo un lavoro pessimo, specialmente nel periodo successivo ai primi due mesi, non credo che sia in malafede. E non credo che sia composto da stupidi. Passera, sicuramente, non è tra gli stupidi. Credo semplicemente che il Governo stia sbagliando le cose che fa e il modo in cui le fa. Se è vero che le prime straordinarie misure potevano essere necessarie, non è altrettanto vero che la fase successiva sia stata gestita nel migliore dei modi.
 Ultimamente, in particolare, sembra sempre più che Monti e gli altri si stiano dedicando più allo scaricabarile che all'attività di governo. Si devono ricordare che hanno ancora a disposizione, con ogni probabilità, un anno di legislatura e una maggioranza enorme. Hanno ancora una possibilità gigantesca per salvare l'Italia. Devono, però, mettersi seriamente a lavorare e, con lo stesso principio per il quale hanno aumentato l'età pensionabile e sottoposto una fascia della popolazione (sempre la stessa) a sacrifici insostenibili, colpire i privilegi, gli ordini, i particolarismi. Liberalizzare, investire, farci crescere e non strozzarci. Lottare contro l'evasione. Smetterla di attaccare il PdL una volta al giorno, non perché io non sia d'accordo con le critiche (è esattamente il contrario) ma perché così fomentano una discordia all'interno della coalizione che li sostiene che non può che minare alla base la loro capacità di riformare seriamente. Non mi interessa se hanno ragione, se la colpa è degli altri. Mi interessa che lavorino, perché oggi come oggi hanno ancora la possibilità di farlo e non la devono sprecare. Se poi la gente penserà che è tutta colpa loro, pazienza. Sono stati chiamati a governare proprio perchè serviva qualcuno che non fosse suscettibile al consenso popolare come lo sono i partiti, se la loro popolarità sarà il prezzo da pagare non se ne dovrebbero preoccupare. Per ora, hanno deluso tanti, quasi tutti. Attaccare solo chi non si può difendere è troppo facile, un grande potere come quello che hanno comporta grandi responsabilità (chiedere a Peter Parker...), la grande responsabilità, in particolare, di stare con l'Italia e non con chi pensa prima a sé stesso che all'Italia.

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