giovedì 12 aprile 2012

Lusi, altri 13 milioni e la speranza che non c'è più

Mentre la Lega è alle prese con la più grande crisi che abbia mai vissuto per questioni legate alla gestione dei soldi del partito e mentre il parlamento in fretta e furia cerca di mettere una pezza alle continue figuracce che i nostri rappresentanti sono soliti regalarci, qualcuno potrebbe essersi scordato di Lusi e della Margherita. Oggi viene fuori che l'ex tesoriere del partito avrebbe sottratto alle casse altri 13 milioni di euro, non bastassero quelli precedenti. La cosa passa quasi in secondo piano, sembra quasi una non-notizia e tutto questo è lo specchio dei tempi. Tempi in cui la gente che ha fiducia nella politica è praticamente ridotta ai soli iscritti. Io scrivo quello che scrivo perché nella politica ci credo, anche se non in questa. Credo che, tra le molte colpe che questi signori hanno, ci sia anche la colpa di aver ridotto generazioni intere di giovani a domandarsi se valesse davvero la pena di interessarsi a quello che gli sta intorno. Il mondo è sempre andato avanti per la fiducia nel futuro, per l'intraprendenza, per la speranza della gente. L'Italia oggi non rappresenta niente di tutto questo. I ragazzi della mia età otto volte su dieci non guardano nemmeno il telegiornale. Aldilà dei soldi, aldilà dello schifo, aldilà delle prese in giro, c'è la consapevolezza di fare parte di una società che è rannicchiata su sé stessa, che ha la faccia sull'asfalto e le spalle al muro. Il loro peccato più grande è aver addormentato l'anima delle persone, averle ridotte a vegetali tristi ed abbattuti. Deve cambiare tutto...

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