domenica 28 ottobre 2012

RubRicone: Berlusconi:no Imu, no Monti, no crisi, no Grillo, no no e poi no.

di Michele

fenice politica
Da Wikipedia: “la fenice, spesso nota anche con l'epiteto di Araba fenice, era un uccello mitologico noto per il fatto di rinascere dalle proprie ceneri dopo la morte.
Una dote che senza dubbio nessuno è in grado di negaare a Silvio Berlusconi è sicuramente quella di saper rinascere dalle proprie ceneri.Dopo la delusione dell’esperienza di Governo del ’94 e con diversi processi in ballo, sembrava già dover uscire dalla scena politica italiana; sembrava che la legge (che non c’è stata) sul conflitto di interessi l’avrebbe fatto tornare esclusivamente alle preoccupazioni imprenditoriali ed invece in 5-6 anni ha riformato il partito ed ha rivinto le elezioni governando per un’intera legislatura.La deludente esperienza prodiana del 06-08 l’ha riportato a Palazzo Chigi ma le molte intercettazioni, tra puttane e Lavitola, lo spread ed i dissidi interni (ed anche l’età se volete) avevano dato a tutti l’impressione che fosse finalmente giunta la fine della carriera politica di Silvio Berlusconi.Ed invece no!
Ed invece ci sono ancora dei conti da regolare, delle leggi ad-personam da fare, la “magistratocrazia” da estirpare, il Governo Monti da far cadere (che fino ad oggi ha appoggiato e del quale aveva anche paventato la sciagurata idea di un bis), l’Imu da cancellare, la coercizione tributaria da eliminare, il Demonio comunista da cacciare.
Ma questa volta non andrà così.
Ormai Berlusconi è una bestia impaurita e come il cinghiale che, ferito dalle fucilate continua a corrrere per qualche centinaio di metri verso morte certa chissà dove, anche lui spaventato dalla sua (o sue, vedremo il caso Ruby) condanna, ha fatto ricorso a tutto il suo vecchio repertorio populista, sparando a zero su tutto e tutti e cercando di fare opposizione piuttosto che governo (che è più facile in momenti di crisi) nella speranza di poter raccogliere un qualche consenso, ormai ridotto all’osso, per poter ancora una volta sedere in Parlamento ed ancora una volta sfuggire alla Giustizia.
Ma la transizione nel PDL è già iniziata, i cosiddetti “falchi” già si stavano scannando per la leadership, il povero Alfano che finalmente da un po’ riusciva a non essere solamente il burrattino del grande Mangiafuoco di Arcore è rimasto spiazzato e se farà un passo indietro per la segreteria (come chiede la Santanchè) allora di sicuro non lo farà per la poltrona di Premier.Napoli addirittura si è sbilanciato dicendo che Berlusconi nel Pdl ormai è in minoranza (non penso) ma di sicuro non gode più dell’appoggio incondizionato di tutti.
Il consenso popolare ormai non è in grado di far ritornare il Pdl (che ormai ha in Parlamento una rappresentanza più che doppia rispetto alla realtà politica attuale) come il primo partito d’Italia (ricordiamoci che la perdita dei consensi nel Pdl è avvenuta CON Berlusconi e non dopo)  anche gli ex-Berlusconiani capiscono (finalmente) che non è più il momento di baraldate e che è l’ora di fare un passo (non indietro, non di lato, ma come si è sempre detto prima di queste locuzioni-buffonata) avanti verso un Governo serio che riesca finalmente a riformare il Paese per metterlo in sicurezza dalla tempesta economico-finanziaria).
Qualsiasi colpo di scena non riuscirà a convincere ancora e forse, se riuscirà a mantenersi unito ma ne dubito, allora il Pdl riuscirà a tenere il terzo posto tra i consensi degli italiani che ormai hanno ucciso la Fenice.


Se vuoi aiutare DiciamoNoi, il modo migliore è un più uno su Google+ sotto al post o in cima alla pagina, un mi piace/condivisione su facebook o altro nonchè, ovviamente, commentare:)

Vedi anche: RubRicone 12/10/12

Nessun commento:

Posta un commento