sabato 7 aprile 2012

Lavoro giovani, 15% in meno

L'Istat fa sapere oggi che il lavoro giovanile è in grossa diminuzione. In tre anni, dal 2008 al 2011, il valore globale di occupazione giovanile è sceso del 15%. Unito a quella meravigliosa situazione rappresentata dagli scenari recenti per quanto riguarda il mercato del lavoro, questo ci fa trovare in una situazione meravigliosa. L'Italia è ufficialmente il Paese del mondo in cui un giovane sta più nella merda. Non c'è nessun orizzonte occupazionale per più di un terzo dei giovani, anche quelli che lavorano sono appesi a un filo sottile e pensare di nascere e morire nello stesso posto diventa sempre più un'utopia. Questo non  è un problema secondario. Nonstante quello che dicono alcuni maestri di vita che stanno al governo, infatti, è perfettamente legittimo per una persona pensare di poter lavorare e vivere nel posto dove ha amicizie ed affetti, senza dover andare a sbattere la testa chissà dove. Non vuol dire essere bambocci o bamboccioni, non vuol dire essere stupidi, vuol dire avere delle priorità. Che possono anche non essere necessariamente quelle di diventare ricchi. Io vorrei vivere qua, dove sono nato, dove ci sono le persone che mi interessano. Perchè tengo alle persone che mi interessano più che alle cose che mi interessano. Non mi sento un ritardato per questo. Non mi sento un bamboccio. Ognuno deve poter fare le sue scelte, qui la mia me la negano....

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