domenica 15 aprile 2012

Bersani, contrastare antipolitica, contrasti sé stesso invece

Pierluigi Bersani, capo del PD, oggi dichiara che i partiti hanno la necessità di contrastare l'antipolitica, altrimenti tutti verrebbero spazzati via. Tutti loro, ovviamente. Sostiene che ci siano in giro molti apprendisti stregoni che sollevano un vento cattivo. Mi avvio sempre di più a pensare che il PD abbia deciso di rovinarsi completamente, cosa in cui sono già stati bravi in passato. Teoricamente parlando, lui che sta a sinistra, almeno a centrosinistra, dovrebbe essere vicino alla gente, vicino ai deboli. Da cosa pensa che nasca l'antipolitica? Nasce dalle sue scelte, prima di tutto, perché la popolazione vede che lui e i suoi amichetti si mettono allegramente insieme, rinunciando ai principi e ai diritti fondamentali che dovrebbero difendere coi denti (vedi articolo 18 per il PD). Dal fatto che si mettono di traverso per evitare che si tocchi il loro stipendio, dal fatto che la politica non fa altro che proporre scandali ogni giorno. Bersani non deve essere contro l'antipolitica, deve capirne le ragioni profonde, deve capirne la delusione, la delusione che lui stesso ha creato ed alimentato. Deve capire che l'antipolitica non è fatta di persone che di politica si interessano. L'antipoltica non è una protesta, è il tentativo di cambiare la politica dal di fuori, perché ci si è resi conto che da dentro non cambierà mai. Bersani capisca che l'antipolitica è fatta di ideali di giustizia ed equità che loro hanno calpestato, l'antipolitica è il frutto della loro incapacità, del loro essere lontani da tutti. Torni ad essere vicino alla gente, invece di creare mostri che non esistono. Al buio, qualsiasi cosa fa paura, ma se accendessero la luce nella loro testa vedrebbero che non c'è proprio da aver paura di niente. Sennò, che vengano spazzati via, tanto meglio...

6 commenti:

  1. La verità come al solito sta nel mezzo.
    E' vero che la politica si è troppo allontanata dalla gente e che vedere un baracchino per strada con le bandiere di un partito a raccogliere firme o semplicemente ad esporre le idee del partito è ormai una rarità; è vero che le notizie sentite al tg (quelli che non parlano mezz'ora di cani e gatti) di puttane, case comprate (o ristrutturate) all'insaputa dei proprietari, diplomi pagati ai figli, baciamano a dittatori, controversie interne, leggi ad personam (e poi non ne scrivo più perchè m'è già venuta la nausea...) fanno solo del male alla politica.
    E' però anche vero che c'è gente che la politica la fa col cuore, che ci crede davvero, che per la politica ha fatto tanti sacrifici, che se non avesse versato al partito tutti i contributi che invece ha pagato adesso magari avrebbe una casa in più, che se non avesse perso così tanto tempo dietro a riunioni, congressi, seggi, ecc...avrebbe risparmiato un sacco di tempo da dedicare ad altro.
    E' vero soprattutto che senza politica non si può stare, si deve fare delle scelte in democrazia, se ne deve discutere, ci si deve incazzare.E' vero che un eterno ricambio di governo tecnici non porta al benessere della persona, porta al benessere del Paese (al massimo).
    Quindi penso che la politica dovrebbe darsi una bella ripulita (dall'interno ed anche attraverso la protesta) ma che senza politica sarebbe come vivere in una non-democrazia (o senza libertà...).

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  2. Infatti il mio discorso era proprio per dire che l'antipolitica, in realtà, non è qualcosa che va contro la politica ma qualcosa che nasce perchè si crede in una politica che possa essere diversa da come è. E' fatta proprio da quelle persone che, come dici tu, credono in qualcosa di diverso da quello che si vedono intorno e lo vogliono realizzare. Tanti "militanti" dei partiti sono certamente pieni delle migliori intenzioni, tuttavia purtroppo vengono eclissati da chi invece ha perso la strada. Per come la vedo io, in sintesi, l'antipolitica dovrebbe essere la sorgente di una nuova classe politica, non solo una forza di contrasto indiscriminato.

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  3. Però ci sono tanti che non sanno nemmeno chi è il Presidente della Repubblica ma si permettono di dire che i politici sono tutti uguali, che sono tutti ladri, che la politica fa schifo e danno giudizi veloci, semplicistici e scarni solamente perchè vedono una trasmissione pomeridiana condotta da una zoccoletta qualsiasi al soldo di chissà chi, che che dall'alto della sua ignoranza si permette di fare analisi politiche...Quindi bisogna stare attenti a quelli che fanno la cosiddetta "antipolitica" perchè la stragrande maggioranza la professa solamente perchè lo fanno tutti (e perchè è molto più facile che "fare politica") ma non è realmente interessata a ciò che gli accade intorno e soprattutto non è minimamaente informata...

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  4. Sulla mancanza di informazione totale sono d'accordo, però quelli non li definirei antipolitica, secondo me sono semplicemente la massa di semplicistici pecoroni che tirano a campare (per disinteresse o, nei casi peggiori, per necessità) e non si sono mai interessati perché fare del qualunquismo è sempre più facile. Ora invece sta nascendo una specie di antipolitica consapevole, per come la vedo io...

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    1. speriamo siano sempre di più quelli che dici te e sempre meno quelli che dico io!
      :D

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