giovedì 5 aprile 2012

Belsito, la lega e le tette di Mamma Stato

Ciao a tutti. Oggi parliamo del Signor Francesco Belsito, tesoriere della Lega Nord, partito che recentemente sembrava essere una specie di Giovanna d'Arco del popolo dei dipendenti (chissà chi governava prima di Monti...). Questo tizio, che, come tutti quelli che maneggiano denaro, risulta sconosciuto ai più (vedi Lusi) sembra abbia usato soldi del partito per i suoi comodi. Per i comodi dei figli di Bossi. Per i comodi di Bossi. Ovviamente, tutti smentiscono, la magistratura indaga, i giornalisti scrivono e chissà chissà chissà...Ma certa gente, non ne può davvero fare a meno? Come è possibile che tutti i grandi ideali si siano fottuti e si debbano fottere per questi piccoli, piccoli uomini? Bossi è entrato in politica, ha conquistato un sacco di gente con le sue grida, i suoi strepitii, le sue idee spesso capaci di far presa tra la gente comune e semplice. Non di rado la Lega è stato il partito più vicino ai più deboli. Con che faccia ha preso quei soldi per sè, se fosse vero? E come può essere che questi enormi partiti di oggi, giganti macchine tritasoldi e succhiasoldi, piene di tipi che in televisione incitano a fare sacrifici, possano far gestire i loro soldi da persone oneste come Lupin? Il problema è che i soldi che hanno a disposizione non sono i loro. Se io ho mille euro (mi piacerebbe...) e uno me ne ruba cento, come dice il non sempre simpaticissimo al sottoscritto Andrea Renzi, lo inseguo con un forcone. Loro no, perchè tanto mamma Stato li chiamerà a casetta e potranno succhiare ancora parecchio latte dalle sue tette. Latte che manca sempre più spesso a noi, suoi figli non riconosciuti.

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